“It’s important” è il nuovo lavoro del bassista catanese Dino Fiorenza, musicista prolifico che vanta collaborazioni di grande prestigio con musicisti del calibro di Steve Vai, Paul Gilbert, Lee Wilkerson, Mary Healey e il nostro Maurizio Solieri.
Virtuoso del basso, DF dimostra tutto il suo bagaglio musicale assolutamente superbo, una bravura che traspare con chiarezza manifestando ed esaltando ogni piccolo dettaglio compositivo.
L’opener “Tap that bass” esalta immediatamente la grande padronanza dello strumento, accompagnato dal chitarrista Fabrizio Leo, la traccia si evidenzia per la matrice prog e il ritmo assolutamente incalzante. “Devil go”, è più improntato su influenze metal grazie anche alla presenza di Massimiliano Cona capace di conferire con la sua sei corde un susseguirsi di riff taglienti e ben distribuiti. “Liquid” mantiene un’anima prog con grande spazio concesso all’immensa vena creativa del funambolico DF, originali le pennellate del chitarrista Prashant Aswani , capace di rendere il pezzo assolutamente originale. “Say go”, che vede la presenza del dinamico Francesco J.Perticone, esalta le qualità del bassista nostrano, schegge blues, cambi ritmici e atmosfere alla Vai rendono il motivo uno dei più interessanti dell’intero lavoro. “Little toy” ci conduce ad atmosfere più rilassate regalandoci una melodia dolce e accattivante per merito del prezioso contributo del chitarrista Andrea Morucci, pezzo fresco e arioso capace di catturare l’ascolto sin dalle prime note. “The devil and the holy water” ci propone in chiave jazz un pezzo assolutamente originale impreziosito dalla grande verve di Antonio Ferlito e il pirotecnico Dave Martone, basso sugli scudi e ritmi forsennati sono gli ingredienti principali di un motivo di grande spessore artistico. “Seven” ci ripresenta il solito grande lavoro di DF sempre in grado di esaltarsi esplorando in ogni spazio un basso che sembra non conoscere segreti, grande l’apporto di Alessandro Benvenuti alla chitarra, Alex Argento alle tastiere e Marcello Leanza al sax. “Mr Vester” attesta nuovamente il lavoro su livelli di assoluto interesse, un pezzo che racchiude una vera e propria jam session, con una formazione in possesso di una tecnica infinita e in grado di materializzare un’atmosfera di grande effetto, decisiva la partecipazione di Marco Sfogli alla chitarra, Josè Ferilli alle tastiere e il bravissimo Mark Allen Felton al sax solo. “All is lost” imprime estreme accelerazioni, virtuosismi alle stelle e fraseggi iperveloci ci investono con grande trasporto grazie a melodie che si intrecciano con assoluta maestria, spettacolare il contributo di Jennifer Batten alla chitarra. “Serenity funky” ci offre in grande Dino Fiorenza, un vero specialista dello strumento e sempre in grado di trasmettere un notevole carica ritmica, alla sei corde Nino Cardullo fluttuante e al tempo stesso ipertecnico. Chiude come meglio non poteva il brano “Slap machine”, esaltazione alla stato puro e ritmo infernale, merito anche del duo Gianni De Chellis e Neil Zaza, chitarristi poliedrici in grado di farcire il motivo di riff originali e taglienti.
“It’s important” è certamente un album per gli amanti del virtuosismo anche esasperato, un lavoro chiaramente indirizzato ad ascoltatori di nicchia alla ricerca di suoni anche estremi dove armonie e composizioni racchiudono sicuramente una musicalità assolutamente e squisitamente purista.
Il talento di Dino Fiorenza si riconferma con successo e non ci resta che aspettare un nuovo lavoro convinti di essere sicuramente orgogliosi di possedere un così grande talento musicale.
Recensione a cura di Carmelo ‘Lino’64’ Nazzaro
Fonte: metal.it